ROMA – L’unica certezza è che l’aereo stava volando da Kuala Lumpur a Pechino: un volo di circa cinque ore. Ma, dopo circa 40 minuti, quando l’aereo si trovava a 11 mila metri di altitudine, è improvvisamente scomparso dai radar, senza aver lanciato nessun allarme.
E’ questa la storia della misteriosa scomparsa dell’aereo della Malaysian Airlines. Poi solo ipotesi, teorie, tra cui la storia del misterioso iraniano e dei due sospettati che assomigliano a Balotelli.
Ora alcuni parenti dei passeggeri sostengono, come scrive il Washington Post (questo l’articolo originale), che i cellulari dei loro cari squillano a vuoto o che risultano sempre online su un sistema cinese di instant messenger chiamato QQ.
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Terrorismo?
L’ Associazione degli Uighuri in America (Uaa), una delle principali organizzazioni degli esiliati della minoranza etnica cinese, ha sottolineato che al momento “non esistono prove conosciute” di un legame tra gli oppositori uighuri della Cina e la scomparsa del volo MH370, le cui cause continuano a rimanere misteriose. In un comunicato, la Uaa aggiunge che numerosi giornali hanno accennato ad una possibile responsabilita’ di estremisti uighuri e invita “tutti i commentatori ad attendere i risultati delle indagini approfondite” sull’ incidente.
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