Le truppe Nato hanno aperto il fuoco contro una macchina a Kabul, in Afghanistan, ma ignoravano che dentro ci fosse un imam. Con un comunicato hanno ammesso “l’errore” e hanno presentato le scuse.
«Abbiamo appreso più tardi che il civile era l’imam di una moschea, ed esprimo le mie scuse sincere e le mie condoglianze alla sua famiglia», ha dichiarato il generale Eric Tremblay, portavoce dell’Isaf, citato dal comunicato.
Il generale ha promesso «un’inchiesta minuziosa» e un risarcimento alla famiglia.