Afghanistan. Talebani “condannano con forza” le uccisioni di civili

KABUL – I talebani hanno ''condannato con forza'' le ripetute uccisioni di civili in Afghanistan, definite in un comunicato pubblicato sul loro sito in Internet come un ''atto deplorevole''.

Reagendo alla pubblicazione da parte della Missione delle Nazioni Unite di assistenza all'Afghanistan (Unama) di statistiche che segnalano un aumento delle vittime civili nel 2011, per il 77% attribuito a loro, i talebani assicurano di seguire alla lettera ''gli orientamenti fissati dal Mullah Omar che sono parte della politica interna dell'Emirato islamico''.

In questo ambito, si sottolinea, ''i mujaheddin non solo si battono per proteggere vita, beni ed onore degli afghani normali, ma condannano anche con forza l'uccisione di civili in Afghanistan e considerano questo fenomeno un atto deplorevole''.

L'Emirato islamico, insiste il documento, ''considera l'uccisione di civili innocenti in ogni parte del mondo, siano i responsabili governi o organizzazioni, come atto di ingiustizia e tirannia, e prende le distanze da simili azioni''.

Per questo gli insorti ''respingono le accuse avanzate nei loro confronti da nazioni ed organizzazioni internazionali che sviluppano in questo modo i loro propositi politici''.

Essi chiedono infine ad esse di ''smettere di calunniare l'Emirato islamico con accuse che sono contrarie alla sua strategia (…) e di puntare invece il dito accusatore ''contro i crimini inumani e il genocidio che sono ripetutamente commessi dalle forze di invasione straniere in Afghanistan sotto la bandiera della 'guerra contro il terrorismo'''.

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