KABUL – Quindici uomini e due donne sono stati trovati decapitati nella provincia dell’Helmand, nel sud dell’Afghanistan. Il massacro è avvenuto dopo una festa, domenica sera: le vittime erano tutte civili.
Il ministero dell’Interno afghano ha spiegato che all’origine della carneficina ci sarebbe una festa: i talebani avrebbero voluto punire i civili per aver partecipato a un evento musicale. Gli insorti hanno anche aperto il fuoco, ma non è chiaro se abbiano sparato alle vittime prima di decapitarle. La zona dove è avvenuto l’attacco, infatti, è controllata interamente dai talebani.
Altre fonti, però, sottolineano la particolarità della festa. Per la legge afghana, infatti, donne e uomini non si possono mischiare in eventi mondani se non sono legati da un vincolo matrimoniale.
L’episodio ricorda ciò che si era consumato in un hotel di lusso vicino a Kabul lo scorso giugno. Quando un gruppo di talebani aveva ucciso 20 persone, mentre era alla ricerca di informazioni su una presunta festa con prostitute. In quella occasione i talebani dissero che l’hotel era spesso utilizzato per “feste troppo libertine”.