Afghanistan, coltivare zafferano al posto dell’oppio: il progetto italiano antidroga

“Promuovere la cultura dello zafferano per sostituire il papavero è la sfida dei militari italiani in Afghanistan”, scrive oggi in prima pagina il quotidiano francese Le Figaro il cui corrispondente da Roma sostiene che nella regione di Herat (controllata dagli italiani) “sono già state distribuite alla popolazione 60 tonnellate di bulbi di zafferano”: un prodotto che assicura agli afghani “un reddito di 9.000 dollari all’anno per ogni ettaro, tre volte di più che il papavero”.

Piantare i bulbi di zafferano nei campi di papavero da oppio può quadruplicare il guadagno dei coltivatori locali, da 3.000 a 12 mila dollari per ogni ettaro. Su questo fa leva un progetto avviato nel 2005, realizzato con l’aiuto degli Alpini e che al Salone del gusto di Torino ha trovato nuovo impulso. Lo ‘zafferano afghano’ è passato sotto la tutela dei presidi di Slow Food e la vendita di bustine da un grammo, con un’offerta di 10 euro, è andata a ruba durante la manifestazione.

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