ATENE – Il corpo senza vita di un bimbo di due anni è stato trovato sulla costa dell’isola di Agathonisi, in Grecia. Come il piccolo Aylan, il cui corpicino è arrivato sulle coste di Kos da Kobane, il bimbo è il primo rifugiato morto nel 2016. Un triste primato per questo bambini che ha perso la vita annegando in mare mentre fuggiva dalla guerra.
Il piccolo è ancora senza nome, scrive il sito Buzzfeed, ma diventa già il simbolo della crisi dei rifugiati, che lasciano a bordo di barconi le zone di guerra per cercare la speranza in Europa. Il corpicino senza vita è stato trovato sulla costa rocciosa dell’isola di Agathonisi, nell’arcipelago delle isole del mar Egeo.
Il bambino era a bordo di un gommone di rifugiati che tentavano di raggiungere le coste della Grecia, quando l’imbarcazione si è ribaltata. Per il piccolo non c’è stato nulla da fare, ma i pescatori dell’isola, che conta appena 100 abitanti, hanno avvertito la guardia costiera che è intervenuta in aiuto dei profughi.
Sono 11 le persone rimaste ferite e soccorse nel ribaltamento del gommone, tra cui anche un bimbo di appena 3 mesi ricoverato in ipotermia. Altre 39 persone sono sopravvissute al naufragio, mentre 35 sono state salvate. Il viaggio della speranza dei migranti che tentato di trovare rifugio dalle zone di guerra continua anche ora che l’inverno rende più difficile l’attraversamento del mediterraneo e l’emergenza immigrazione rimane una piaga che miete le sue vittime. La prima, per questo 2016, è stata il bimbo ritrovato dai pescatori.