LONDRA – In un documentario è stata rivelata la vera ragione per cui Osama bin Laden progettò gli atroci attacchi terroristici dell’11 settembre. Nel 2001, all’ex capo di al-Qaeda venne l’idea di far schiantare degli arei su alcuni edifici statunitensi, tra cui le Twin Towers di New York City ma dal documentario “Road to 9/11”, ora emerge che oltre a scatenare una guerra santa contro gli Stati Uniti, bin Laden aveva un altro motivo: accusava gli Usa della rottura del suo matrimonio. Sempre nel documentario, viene raccontato che era furioso con il governo USA per averlo costretto a vivere fuori dal paese in cui risiedeva, il Sudan e trasferirsi in Afghanistan vivendo in povertà.
La seconda moglie Khadijah Sharif e il figlio maggiore non gradivano quel tipo di vita e tornarono in Arabia Saudita. Un’altra delle sue moglie seguì il loro esempio e il tutto scatenò in bin Laden, il desiderio di una vendetta “personale” contro gli Stati Uniti, scrive il Daily Star.
“Accusava gli Stati Uniti di tutte le precedenti colpe e dei raggiri nei confronti del mondo islamico ma a quel punto era diventato anche un fatto personale”, ha detto l’autore del documentario, il filmaker Steve Coll. Esiliato dall’Arabia Saudita nel 1992, spostò la sua base in Sudan, finché nel 1996, la pressione statunitense lo costrinse ad allontanarsene e rifugiarsi in Afghanistan, un Paese distrutto.
“Gli USA pensarono che sarebbe scomparso della scena mondiale ma la prima cosa che ha fatto, dopo l’arrivo in Afghanistan, è stata quella di salire in cima a una montagna e scrivere una dichiarazione di guerra contro gli Stati Uniti”.
Bin Laden è stato ucciso il 2 maggio 2011, durante un raid della US Navy Seal, nel suo rifugio ad Abbottabad, in Pakistan.