Arriva al Shamikha “Donna maestosa”, la rivista al femminile per le fedeli di al Qaeda

LONDRA – Consigli di bellezza, di moda, di cuore: come su Cosmopolitan, o su Elle, o Amica. Ma Al Shamikha “Donna Maestosa”, una nuova pubblicazione in arabo, non è una normale rivista patinata destinata al pubblico femminile.

L’editore infatti è il braccio mediatico di al Qaeda: in copertina c’è una donna avvolta dalla testa ai piedi nel niqab che imbraccia un mitragliatore. Una trentina di pagine di suggerimenti per la donna di al Qaeda, per cui trovare il principe azzurro significa ”sposare un mujaheddin”. Sul fronte della bellezza, ad esempio, come fare ad avere una carnagione perfetta? ”Restate in casa con il volto coperto”.

Al Shamikha mischia moda e consigli di lifestyle in articoli scritti in molti casi da donne: ”Non uscire se non quando è necessario” e, una volta fuori, indossare sempre il niqab per proteggere la pelle dal sole.

”La Nazione dell’Islam ha bisogno di donne che conoscono la verita’ sulla loro religione, la battaglia e le sue dimensioni e sanno cosa ci si aspetta da loro”, ha scritto il direttore Saleh Youssef nella presentazione del ‘numero zero’, che propone interviste con ”mogli di martiri” della jihad e elogia chi ha dato la vita per difendere l’interpretazione di al Qaida del Corano: ”Dal martirio il credente ricevera’ sicurezza e felicità”.

Secondo James Brandon, portavoce del centro britannico anti-estremisti , ‘Donna Maestosa’ è ”la versione jihadista di Cosmopolitan”. Al Shamikha – ricorda l’Independent – è la seconda rivista pubblicata da al Fajr, il braccio mediatico di al Qaida. Nove mesi fa, pattugliando Internet, ricercatori privati si erano imbattuti in ‘Inspire’, un magazine di propaganda in inglese, che annoverava articoli del tipo: ‘Lo chef di al Qaida: come fabbricare una bomba nella cucina di tua madre”.

All’inizio era sembrata una burla, una caricatura di giovani terroristi un po’ mammoni che pasticciano con fertilizzanti e cosmetici ai fornelli della genitrice in burqa: ma burla evidentemente non era, dal momento che hanno fatto ricorso a ordigni fatti in casa sia gli attentatori di Londra 2005 che Faizal Shahzad, il terrorista di Times Square, e Najibullah Zazi, l’afghano-americano che con due compagni di scuola voleva colpire New York dopo aver comprato gli ingredienti della sua ‘torta esplosiva’ in un negozio di parrucchiere. .

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