Aldo Grasso contro Terzi: “La Farnesina di Terz’ordine”

ROMA – “Terzi incomodo, la diplomazia per conto Terzi, la Farnesina di Terz’ordine…”, così l’editorialista del Corriere della Sera, Aldo Grasso, fa un po’ il verso al ministro degli esteri Giulio Terzi di Sant’Agata.

Grasso introduce così il numero uno della Farnesina: “Già ambasciatore a Washington, ora ministro degli Esteri del governo Monti, di nome fa Giulio Terzi di Sant’Agata, originario di Tresolzio, frazione di Brembate, dove esistono ancora il castello e i possedimenti di famiglia”.

Nel riportare sinteticamente lo scambio di battute, avvenuto nei giorni scorsi, tra l’ex ministro dell’Interno, Roberto Maroni, e il ministro, Grasso scrive:

Dopo il blitz fallito dagli inglesi, costato la vita al nostro Franco Lamolinara, il leghista Bobo Maroni, usando tutte le sue ben note qualità diplomatiche, ha tuonato: « Gli inglesi ci prendono per il c… Cosa ci sta a fare uno così alla Farnesina? » . E, altrettanto diplomaticamente, il capo della diplomazia ha risposto: « Maroni farebbe meglio ad occuparsi delle vicende interne alla Lega invece di distogliere l’attenzione parlando di vicende che non conosce » .

E , venendo al dunque, spiega come al titolare della Farnesina vadano imputati “tre smacchi diplomatici”:

La figuraccia dell’Italia nella vicenda dei due marò prigionieri in India, la poca chiarezza nella gestione del caso di Rossella Urru, la cooperante italiana rapita nel Maghreb e, infine, lo scarso peso politico dell’Italia nell’azione degli inglesi in Nigeria. Le battute si sprecano: il Terzi incomodo, la diplomazia per conto Terzi, la Farnesina di Terz’ordine… 

Poi si sposta più sul personale: “Per esempio, non è sfuggita ai cronisti l’inopportuna idea di Terzi di far accompagnare a scuola i suoi due marmocchi da un’auto di servizio della Farnesina. E che dire dell’idea di minacciare querele a chi ha scritto che la sua attuale compagna, Antonella Cinque, è affittuaria di un appartamento in cui il ministro abita, in piazza Mignanelli, di proprietà di Propaganda Fide? Persino in ambienti finiani c’è malumore: Italo Bocchino ha parlato di prezzo da pagare al noviziato, costringendo Gianfranco Fini a correggere subito il tiro”.

Inesperienza o minor peso dell’Italia sulla scena internazionale? E’ la domanda di Grasso che conclude: “C’è solo da augurarsi che l’ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata Serbelloni Mazzanti Viendalmare stia davvero pagando pegno all’inesperienza, altrimenti significherebbe che l’Italia conta sempre meno sullo scacchiere internazionale”.

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