Algeria: bocciato il progetto di una fabbrica, la folla incendia il municipio

ALGERI – L'Algeria continua a essere teatro, nelle ultime settimane, di proteste popolari, innescate da motivi diversi, ma che spesso sfociano in disordini.

Ieri, nella citta' di Maarif, nella provincia di M'sila, la bocciatura, da parte della Municipalita', del progetto che avrebbe consentito l'avvio dei lavori di una fabbrica ha scatenato la protesta popolare, alimentata, secondo fonti sindacali citate dal quotidiano Le Temps d'Algerie, dai molti giovani disoccupati della zona. Al culmine della protesta, i manifestanti hanno assaltato e incendiato una sede municipale.

A Tizi Rached, un centinaio di giovani disoccupati, che vivono nella citta' e nei centri vicini, hanno impedito l'accesso agli uffici al personale amministrativo della Eniem, che fabbrica apparecchiature elettromedicali. La protesta e' stata spiegata con l'accusa mossa alla societa' di assumere personale non a Tizi Rached e nel circondario, ma in altre zone del Paese, acuendo il problema della disoccupazione giovanile. Problema opposto vicino Tizi Ouzou, dove gli abitanti di un villaggio hanno assediato l'ufficio del sindaco per protestare contro la progettata realizzazione di una discarica non lontano dall'abitato. Gli autori della protesta intendono andare avanti sino a quando il progetto non sara' ritirato.

E c'e' chi, come sta accadendo a Illiltene protesta contro l'istituzione di una brigata della gendarmeria, con la relativa costruzione di una caserma. Sostenendo che la situazione della sicurezza non giustifica l'istituzione della struttura, gli abitanti di Illiltene stanno attuando una protesta che si traduce anche in atti di sabotaggio nel cantiere della caserma.

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