ROMA, 23 OTT – Rossella Urru, la cooperante italiana rapita insieme ad altri due volontari spagnoli, lavorava in Algeria in un campo profughi del popolo saharawi o del Sahara occidentale, la cui battaglia per l'indipendenza dura ormai da oltre 35 anni anni.
Ex possedimento spagnolo abbandonato in tutta fretta alla morte di Francisco Franco, il Sahara occidentale – un'ampia striscia di deserto affacciata sull'Oceano Atlantico e abitata oggi da diverse decine di migliaia di persone – fu annesso dal Marocco nel 1975.
Da allora, i miliziani del Fronte Polisario (Fronte popolare per la liberazione del Seguya el Hamra e del Rio de Oro) rivendicano l'indipendenza del territorio, in cui hanno unilateralmente proclamato una Repubblica autonoma, e – forti del sostegno della vicina Algeria – si battono per ottenere il ritiro dei militari marocchini. Tra Rabat e Algeri vi e' tutt'ora, a causa di cio', un gelo diplomatico.