USA, WASHINGTON – Tutti in festa per il 4 luglio, nonostante la minaccia dell’uragano Arthur. Ancora una volta l’America si ferma per festeggiare l’Independence Day, il giorno dell’Indipendenza. E da un capo all’altro del Paese le bandiere sventolano in segno di orgoglio nazionale e per ricordare il giorno in cui, nel 1776, gli Stati Uniti dichiararono la loro indipendenza dalla Gran Bretagna. Festeggia anche il presidente Obama che, in un momento particolarmente significativo per il Paese alla prese con l’emergenza immigrazione, ha deciso di dare un significato particolare al 4 luglio, ospitando alla Casa Bianca una cerimonia di naturalizzazione per 18 immigrati che hanno servito nelle forze armate americane senza essere cittadini Usa.
Poi nel pomeriggio il tradizionale barbecue sul prato della Casa Bianca offerto dal presidente e dalla first lady Michelle, prima dello spettacolo dei fuochi d’artificio al National Mall di Washington. Da una parte all’altra del Paese sono proprio i fuochi d’artificio il momento clou della giornata. Uno spettacolo la cui riuscita – ironia della sorte – dipende quasi totalmente dalla Cina. Solo l’anno scorso infatti – come sottolineano i media Usa – ne sono stati importati per oltre 200 milioni di dollari.
Quelli più spettacolari naturalmente a New York, con i fuochi tornati sull’East River, all’altezza del ponte di Brooklyn, dopo quattro anni. E il 4 luglio è anche il giorno di una delle competizioni più famose e bizzarre nella Grande mela: a Coney Island si tiene la famosa gara ‘The Nathan’s Hot Dog Eating Contest’, in cui ci si sfida a colpi di hot gog. Diciassette uomini e tredici donne cercano di togliere lo scettro al sette volte campione Joey Chestnut, che l’anno scorso ha mangiato 69 hot dog in dieci minuti. Per l’occasione anche il sindaco di origini italiane Bill de Blasio si è lasciato immortalare mentre ne addenta uno. (ANSA)
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