Amnesty: Australia paga scafisti per farli tornare indietro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Ottobre 2015 - 23:16| Aggiornato il 29 Ottobre 2015 OLTRE 6 MESI FA
Amnesty: Australia paga scafisti per farli tornare indietro

Amnesty: Australia paga scafisti per farli tornare indietro

ROMA – Nuove accuse all’Australia che pagherebbe gli scafisti per far tornare indietro i barconi di migranti, nella maggioranza dei casi in Indonesia, paese da cui partono. Ad affermarlo questa volta, dopo denunce simili fatte alcuni mesi fa, è Amnesty International che dice di avere le prove di questa pratica. Ma il governo australiano continua a negare. In un nuovo rapporto riferito dalla Bbc online, l’organizzazione internazionale per la difesa dei diritti umani, riferisce che le vite dei richiedenti asilo sono state messe a rischio in due episodi separati avvenuti a maggio e luglio scorsi.

In uno di questi casi, il 17 maggio , 65 migranti su di un barcone e sei membri dell’equipaggio sarebbero stati intercettati da funzionari australiani e, dopo il pagamento di 32.000 dollari all’equipaggio, furono respinti indietro su due barche più piccole. Una di queste giunte nelle acque dell’Indonesia affondò. L’Australia porta avanti una controversa politica di tolleranza zero nei confronti dei migranti che tentano di raggiungere il suo territorio via mare a bordo di barconi.

Le autorità australiane hanno reagito difendendo il personale della guardia costiera che Amnesty starebbe “calunniando”.  Amnesty international ora chiede chiede un’indagine.

A giugno, un rapporto indonesiano affermava che funzionari di Canberra avevano pagato in mare scafisti per “dirottare” un barcone di migranti verso l’Indonesia. A queste asserzioni, l’allora primo ministro Tony Abbott aveva risposto non confermando ma nemmeno negando. Nel rapporto della polizia indonesiana, c’era scritto che 6 scafisti avevano ammesso di aver ricevuto 5.000 dollari Usa ciascuno, scatenando critiche nel mondo e la rivolta dell’opposizione in Parlamento.  E Abbott in queste ore ha bacchettato i vertici dell’Unione accusandoli di avere un approccio pietistico che “non porta a nulla. Serve chiudere le frontiere e combattere il terrorismo: io ho azzerato gli sbarchi”.