Andrea Pescia ucciso in Brasile nel 2006, padre Bruno mette taglia su assassino

Andrea Pescia ucciso in Brasile nel 2006, padre Bruno mette taglia su assassino
Andrea Pescia ucciso in Brasile nel 2006, padre Bruno mette taglia su assassino

PADOVA – Cinquemila reais, vivo o morto. Circa 2mila euro. Questa la taglia che Bruno Pescia ha messo sulla testa dell’assassino del figlio. Andrea Pescia è stato ucciso nel 2006, aveva 32 anni, a colpi di pistola a Fortaleza, in Brasile. Il suo assassino, prima in carcere e poi in stato di semilibertà, ha fatto perdere le sue tracce da un anno. Dopo essere stato minacciato durante una visita in Brasile, Bruno ha deciso di offrire una taglia per la sua cattura.

Secondo Pescia, il giovane brasiliano condannato per l’omicidio a 15 anni di reclusione nel 2007 sarebbe riuscito a far perdere le sue tracce nell’aprile dello scorso anno dopo aver ottenuto un regime di semilibertà che gli ha permesso l’uscita dal carcere per lavoro.

Il padre di Andrea ha dichiarato:

“Una vergogna totale, nessuno si è accorto della fuga di un delinquente. E per giunta nella assoluta assenza del Governo italiano. Per questo siamo, nostro malgrado, costretti a cercare la giustizia da soli perché non siamo tutelati”.

Andrea aveva subito il furto di un computer e nel tentativo di farselo restituire era stato ucciso con alcuni colpi di pistola alla schiena.

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