AnsaldoBreda sotto il mirino degli attivisti americani per affari con l’Iran

Pubblicato il 2 Ottobre 2009 - 11:14 OLTRE 6 MESI FA

AnsaldoBreda, la società italiana del gruppo Finmeccanica che produce linee ferroviarie elettrificate, è finita nel mirino degli attivisti americani, schierati contro i piani nucleari dell’Iran, per gli affari che la società avrebbe nella repubblica islamica.

L’appello contro AnsaldoBreda arriva dai “watchdog” di United Against Nuclear Iran (Uani), la fondazione statunitense che ha l’obiettivo di impedire all’Itan di munirsi della bomba atomica.

AnsaldoBreda ha di recente fatto un appalto di 300 milioni di dollari per le nuove carrozze della metropolitana di Los Angeles e secondo quanto riferito dal quotidiano La Stampa, l’Uani ha mandato una lettera a Giancarlo Fantappiè, amministratore delegato della società italiana, nella quale viene chiesto di garantire che AnsaldoBreda non ha nessun tipo di legame e nessun tipo di affari con l’Iran.

Nella lista nera dell’Uani, compaiono circa 130 aziende che presumibilmente conducono affari con Teheran, fornendo i fondi per sostenere un’economia piuttosto fragile ed i programmi nucleari.

“Sino ad ora non abbiamo avuto risposte da Ansaldo Breda – dice Kimmie Lipscomb, portavoce dell’Uani – ma è essenziale far luce quanto prima, i cittadini americani pagano le tasse per finanziare progetti pubblici e non è giusto che il denaro venga utilizzato per dare lavoro a società con attività in Iran, almeno sino a quando Teheran continuerà a lavorare su programmi per armamenti nucleari”.