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Apartheid. Israele offrì armi nucleari al Sudafrica, il “Guardian” pubblica i documenti

di admin |24 Maggio 2010 13:56

Shimon Peres

Israele aveva le armi atomiche già nel 1975 e cercò di venderle al Sudafrica in pieno apartheid. A rivelarlo il quotidiano britannico “The Guardian” in un articolo pubblicato in prima pagina e definito “esclusivo”, in cui vengono citati, a tal proposito, documenti firmati dall’attuale presidente israeliano Shimon Peres e dal ministro della Difesa sudafricano PW Botha.

Secondo il documento pubblicato dal quotidiano britannico dal 31 marzo 1975 ci furono degli incontri tra alti responsabili dei due paesi: nel loro primo colloquio, i funzionari dello stato ebraico «offrirono formalmente di vendere al Sudafrica alcuni dei missili di Gerico con capacità nucleare, facenti parte del proprio arsenale», nome in codice Chalet. Poco più di due mesi dopo, il 4 giugno, Botha e Shimon Peres si incontrarono a Zurigo. «Il ministro Botha espresse interessamento per un numero limitato di Chalet» e l’allora ministro Peres diede la sua disponibilità a trattare offrendone in «tre taglie differenti».

Il documento, che gli israeliani avrebbero voluto non fosse declassificato, è stato scoperto da uno studioso americano, Sasha Polakow-Suransky, durante una sua ricerca sulle relazioni tra Israele e Sudafrica in vista della pubblicazione del libro “L’alleanza non dichiarata: l’alleanza segreta di Israele con il Sudafrica dell’Apartheid”.

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