Arabia Saudita, le donne potranno richiedere il passaporto e viaggiare senza il permesso del guardiano

Donna saudita
Una donna saudita alla guida (Foto Ansa)

MILANO – Le cittadine saudite potranno richiedere il passaporto e viaggiare senza il consenso del loro “guardiano”, il loro tutore, marito, padre o figlio che sia. L’ultima timida svolta nel Regno islamico è stata firmata dal re Salman bin Abdulaziz e si inserisce in una serie di riforme volute dal principe ereditario Mohammad bin Salman per mostrare un‘Arabia Saudita meno chiusa agli occhi del mondo.

L’obiettivo è realizzare la Saudi Vision 2030, che promette più investimenti a livello internazionale garantendo (ufficialmente) maggiori libertà. In questo contesto si inseriscono le recenti aperture nei confronti delle donne – ovviamente solo le cittadine saudite, non certo le immigrate sfruttate come schiave nelle case più ricche -, come l’addio al divieto di guida e al divieto di ingresso negli stadi. Mentre tutto tace sulla sorte delle attiviste ancora rinchiuse in carcere.

La nuova legge prevede che il permesso del cosiddetto guardiano (uomo, naturalmente) per ottenere un passaporto e per viaggiare sia richiesto solo nel caso di minorenni. Le donne potranno anche registrare un matrimonio, un divorzio, la nascita di un figlio e richiedere documenti ufficiali senza passare per il loro tutore. Inoltre si stabilisce che il guardiano di un bambino possa essere non solo il padre, ma anche la madre. 

Per una donna saudita, comunque, resta il divieto di sposarsi o di andare a vivere da sola senza il consenso del suo guardiano. Ma certo le mosse di MbS sono un tentativo per fermare il drammatico e difficile esodo di molte saudite in fuga verso Paesi in cui poter essere finalmente guardiane di se stesse. (Fonti: Bbc, Arab News, Associated Press)

 

 

 

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