Arabia Saudita: iniziato processo alla signora di al Qaeda

ROMA – Aver dato ospitalita' e finanziamenti ad elementi del ramo saudita di Al Qaida, detenzione di armi, falsificazione di documenti di identita', partecipazione a manifestazioni con l'intento di creare disordini: queste alcune delle accuse rivolte dal procuratore generale del regno saudita ad una donna che la stampa locale ha gia' ribattezzato come la ''Signora di Al Qaida''.

Oltre ad essere il primo processo contro una donna accusata di appartenere all'organizzazione terroristica, il procedimento – riporta il quotidiano arabo basato a Londra Asharq Al Awsat – riguarda un gruppo di cellule di Al Qaida composto da altri 112 arrestati nel marzo 2010.

Il processo alla Signora di Al Qaida – il cui nome non e' stato reso noto, ma che era chiamata dagli altri membri ''la sorella predicatrice'' – e' iniziato ieri nella citta' costiera di Gedda in concomitanza con la trentesima udienza del procedimento contro il gruppo di cellule di Al Qaeda. Gli imputati secondo l'accusa pianificavano di arrivare al potere in Arabia Saudita creando disordine, compiendo azioni terroristiche e formando un gruppo politico.

Alla prima udienza del processo, l'accusata, presente in aula insieme a parenti, ha ascoltato la lettura dei capi d'accusa e il tribunale le ha concesso un mese per preparare la memoria difensiva. All'inizio Al Qaeda, secondo la stampa locale, aveva un certo imbarazzo nell' ammettere la presenza di una donna al suo interno. Poi la leadership di Al Qaeda nella penisola araba ha espresso, 20 giorni dopo l'arresto, il suo rammarico per la sorte della ''sorella predicatrice''.

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