Argentina: appello vedova Borges, salvate il bar Richmond

BUENOS AIRES, 2 SET – ''Salvate il Bar Richmond!''. E' l'accorato appello alle autorita' municipali di Buenos Aires, esternato da Maria Kodama, la vedova di Jorge Luis Borges, in riferimento al fatto che lo storico locale, che, dal 1917, si affacciava sull'altrettanto storica pedonale Florida, e' stato improvvisamente chiuso e smantellato completamente in una sola notte il 14 agosto scorso.
''Era un bar bellissimo. E ai suoi tavolini, lui si sedeva spesso a correggere i suoi testi'', ha detto Maria Kodama, aggiungendo che nella 'Confiteria La Richmond', come si chiamava il bar, si incontrava con l'autore di 'El Aleph, ''fin da quando andavo ancora a scuola, e ho cominciato a studiare con lui'' l'inglese.
D'altra parte, dal grande locale che, negli ultimi anni era affollato da mane a sera da giocatori di biliardo e scacchi, sono passati tanti altri scrittori: dal francese Antoine de Saint-Exupery a Julio Cortazar e perfino Graham Greene.
''La Richmond fa parte della storia letteraria del Paese e non puo' sparire'', ha avvertito la vedova di Borges. E rivelato di aver consultato funzionari del municipio di Buenos Aires che le hanno assicurato che ''forse si puo' trovare un accordo con i proprietari'' e riaprire il locale.

I media di Buenos Aires pero' sono piu' scettici. E nonostante il tormentone che ha suscitato la sua improvvisa serrata, affermano che si vuole trasformare il bar in un moderno negozio di articoli sportivi. ''Non si possono obbligare i proprietari'', ha ammesso con loro il ministro della cultura di Buenos Aires, Hernan Lombardi, gia' alle prese, per altro, con l'incessante lotta per preservare altri 'storici' locali della capitale argentina, diversi dei quali sono sempre piu' a rischio di chiusura. Fra questi anche il bar '36 billares', a suo tempo frequentato da Federico Garcia Lorca.
Per contro, invaso giorno e notte da torme di turisti stranieri in cerca dello spirito del tango, sembra destinato a resistere il 'Cafe' Tortoni', ai cui tavolini si e' seduto anche Luigi Pirandello.
D'altra parte a Buenos Aires, per tanti vecchi bar tipici che chiudono, se ne aprono altri. In particolare, e sono ormai sei, quelli dedicati a ricordare il peronismo di Juan Domingo Peron e di sua moglie Evita. Una sorta di moda che si sta espandendo altrove: oggi ne e' stato inaugurato uno anche a Rosario, a 300 km da Buenos Aires.
Chissa' che ne penserebbe Borges che non ha mai potuto soffrire i peronisti.

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