Argentina: vuole essere estradato il pilota dei “voli della morte”

Pubblicato il 13 Gennaio 2010 - 20:54 OLTRE 6 MESI FA
Julio Alberto Poch

Julio Alberto Poch

Si chiama Julio Alberto Poch, il pilota argentino accusato di avere fatto parte dell’equipaggio che organizzavano, durante il periodo del terrore militare in Argentina, i “voli della morte”. Poch ha chiesto di essere estradato in Argentina dalla Spagna dove è detenuto da quattro mesi, per potersi finalmente difendere e dichiarare la sua estraneità da quei terribili episodi degli anni Ottanta.

Il pilota è uno dei militari dell’aviazione argentina accusato di avere scaricato nel mare Atlantico a sud di Buenos Aires i cadaveri dei desaparecidos che venivano fatti sparire negli abissi con i piedi legati a blocchi di cemento. Furono migliaia e migliaia gli oppositori eliminati in quel modo dal regime militare fascista di generali come Videla, capo della giunta argentina.

Lo scarico in mare offriva la garanzia di una scomparsa assoluta. Poch, di origine olandese, naturalizzato argentino, ha oggi 57 anni, quindi, all’epoca dei tragici fatti ne aveva una ventina. E’ stato arrestato quattro mesi fa, appena licenziatosi dall’ultima compagnia di volo dove aveva prestato servizio.

Il suo avvocato spagnolo Ignacio Pelaez ha sostenuto che  Poch non ha mai avuto nulla a che fare con la ESMA, la Scuola Superiore di Meccanica dell’Armata  argentina, dove si torturavano gli oppositori dei militari e dove si caricavano i loro corpi sui voli della morte.

In un primo tempo il pilota aveva sostenuto che non voleva essere estradato. Ora ha cambiato completamente opinione.