Un ragazzo di Phoenix di 22 anni, Jonathan Richard Hock, ha violentato la fidanzata ventenne nella camera da letto di lei, approfittando del fatto che avesse bevuto, ha filmato l’accaduto con la webcam, non mancando di commentare che nessuno avrebbe potuto aiutarla, ed ha diffuso la registrazione sul sito web „stickydrama“.
Il filmino della violenza sessuale è rimasto in internet dal febbraio 2009, quando il misfatto è stato consumato ed i due facevano coppia da un paio di settimane, fino al giugno dello stesso anno, quando un conoscente della ragazza, navigando in internet, l’ha riconosciuta e l’ha subito avvertita.
La ragazza, che non sapeva nulla della registrazione, è andata alla polizia a denunciare l’accaduto dopodiché il giovane è stato arrestato. Processato, Hock si è riconosciuto colpevole davanti al giudice ed il prossimo 8 ottobre sarà emessa la sentenza.
Secondo l’edizione on line del Daily Mail, Jonathan Richard Hock si era già fatto notare per la sua dissolutezza dal popolo dei social network, infatti sarebbero stati pubblicati alcuni suoi video durante i quali faceva sesso oppure si masturbava.
Il video della violenza è stato tolto dalla rete subito dopo la denuncia ma, secondo la polizia, nonostante la permanenza in rete sia stata di soli 4 mesi, esso è stato visto molte volte.
In Italia secondo una statistica diffusa dall’Istat il 12/10/2009, elaborata mediante interviste a campione svolte nel 2006, 6 milioni 743 mila donne hanno subito violenza fisica e sessuale (il 31,9% delle donne che vivono in Italia), mentre il 4% di loro ha chiesto l’aiuto delle forze dell’ordine o di centri d’ascolto e associazioni. In quasi 4 milioni sono state vittime di violenza fisica (il 18,8%), circa 5 milioni (il 23,7%) di violenza sessuale.
Nella maggior parte dei casi, l’autore dell’abuso è il partner (compagno, fidanzato, marito, il papà dei loro figli).
Anche il dato sugli stupri conferma la prevalenza di compagni, mariti, fidanzati quali protagonisti delle violenze: 7 stupri su 10 sono compiuti dal partner con ripetizione della violenza.