Armani si dà al resort, presentato a Dubai l’hotel da 13 mila euro a notte

Pubblicato il 28 Aprile 2010 - 10:21 OLTRE 6 MESI FA

Burj Khalifa

A Dubai Giorgio Armani presenta la sua prima “linea” di alberghi extra lusso: 1000 dollari per la sistemazione base; 13.000 per una notte nella Armani suite Dubai, 39esimo piano, 400 metri quadrati, due stanze da letto, palestra, bagno, cucina, soggiorno, e una vista a 360 gradi su una delle città più sorprendenti e mobili del pianet. Lo stilista pensa anche a chi veste  Emporio, in testa ha infatti il progetto di creare alberghi da 100-150 euro, una specie di «seconda linea» dell’ospitalità, stesso stile ma atmosfera più informale.

«Sicuro di volere proprio me, amante del minimalismo, del togliere più che del mettere? », aveva chiesto Armani in occasione del loro primo incontro, a Mohamed Al Abbar, presidente di Emaar Properties, colosso immobiliare (di cui è socio il governo) quotato in Borsa a Dubai, con cui Armani sta portando avanti una partnership che riguarda l’intera attività nel settore alberghiero.

Storia di 5 anni fa. Lo ha ricordato ieri lo stilista: «Mi avevano parlato di Dubai come della Las Vegas d’Arabia. Poi ho capito che Al Abbar aveva in mente qualcosa di nuovo». Investire su un concetto di eleganza che non fosse sfoggio di ricchezza, ma avesse l’appetibile sapore del lusso europeo. «Nell’hotel Armani non ci sono specchi, non ci sono quadri, l’essenzialità ricorda il feng shui», scrive, con una punta di sbigottimento, The National, il quotidiano in lingua inglese di Dubai.

Manca persino la reception («da bambino mi intimoriva », racconta lo stilista), al suo posto un lifestyle manager segue personalmente ciascun cliente. È Armani allo stato puro: tonalità scure, lunghi corridoi in legno, armadi coperti in pelle, tecnologia. Tutto quello che è nell’hotel, dalla scultura della lobby, che ricorda le rotondità della cupola delle moschee, alle saponette del bagno, è stato disegnato a Milano. «Il nostro progetto potrà raggiungere nel mondo mete ancora più prestigiose», dice ottimista Al Abbar, la cui bellissima moglie era in prima fila, martedì sera, alla sfilata di Armani Privè che ha concluso il pomeriggio, prima della cena di gala.

La Burj Khalifa, l’edificio più alto del mondo con i suoi 828 metri – l’hotel occupa i primi otto, più il 38esimo e il 39esimo è costato un miliardo e mezzo di dollari. Sui dieci hotel e resort da inaugurare nei prossimi dieci anni, c’è cautela. «Li verificheremo con attenzione», dice l’uomo d’affari arabo, mentre Armani cita i tre impegni più vicini: l’apertura, il prossimo anno, dell’Armani hotel di Milano in via Manzoni, le prime ville Armani a Marassi, in Egitto, e il resort di Marrakech.