In Siria gli USA hanno sferrato un attacco aereo a una milizia filo iraniana, dopo tre diversi attacchi missilistici contro le forze statunitensi presenti in Iraq. Lo riferiscono i media USA, citando fonti del Pentagono.
Prima azione Usa in Siria dell’amministrazione Biden
E’ la prima azione militare dell’amministrazione Biden con raid aerei in Siria, sono state prese di mira delle strutture vicino al confine iracheno utilizzate dai gruppi di milizie sostenute dall’Iran.
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, basato a Londra, sarebbero rimasti uccisi almeno 17 combattenti pro-Iran.
Il Pentagono ha affermato che gli attacchi sono stati in risposta ai recenti attacchi contro le forze americane in Iraq, iniziati il 15 febbraio e andati avanti anche nei giorni scorsi.
I motivi dietro al raid aereo Usa in Siria
Il raid aereo USA sembra comunque essere una mossa circoscritta, mirata a ridurre il rischio di un’escalation.
La decisione inoltre di bombardare in Siria e non in Iraq concede al governo di Baghdad un po’ di tregua mentre porta avanti le indagini sugli attacchi che hanno ferito i militari americani.
L’amministrazione Biden ha sottolineato l’intenzione di concentrarsi maggiormente sulle sfide lanciate dalla Cina, anche se nel mondo arabo persistono instabilità e minacce alla presenza e agli interessi militari statunitensi.
La decisione di Biden di attaccare la Siria non sembra segnalare l’intenzione di ampliare il coinvolgimento militare degli Stati Uniti nella regione, ma solo dimostrare la volontà di difendere le truppe statunitensi.