Attacco e ostaggi in centro di polizia: 15 morti in Iraq

BAGHDAD/BEIRUT, 3 OTT – Una quindicina di persone, di cui due ufficiali di polizia, due agenti e un civile, sono morte oggi nella citta' di Al Baghdadi, nell'ovest dell'Iraq, quando un commando terrorista ha assaltato il quartier generale della polizia prendendo in ostaggio 13 persone ed e' stato poi attaccato dalle forze speciali irachene che hanno ripreso il controllo dell'edificio.

Tra le vittime c'e' anche il capo della polizia locale, il tenente colonnello Sadiq Khanshal, secondo quanto ha reso noto il generale Hadi Kassar, capo della polizia della provincia di Al Anbar, dove si trova Al Baghdadi. Kassar ha accusato Al Qaida di essere responsabile dell'attacco e della presa di ostaggi.

In un altro episodio di violenza avvenuto oggi nella stessa provincia, a maggioranza sunnita, tre uomini armati sono stati uccisi mentre cercavano di attaccare la casa di un colonnello di polizia nella citta' di Hit. Nella sparatoria anche un agente di guardia all'abitazione e' rimasto ucciso.

L'attacco al quartier generale della polizia ad Al Baghdadi, situata 150 chilometri a nord-ovest di Baghdad, e' avvenuto a meta' mattinata, quando due terroristi suicidi si sono fatti saltare in aria con cariche esplosive all'ingresso dell'edificio.

Un altro gruppo e' penetrato all'interno e ha preso in ostaggio una quindicina di persone, tra le quali il sindaco della citta'. Dopo un paio d'ore, reparti speciali dell'esercito e della polizia hanno preso d'assalto l'edificio, liberando parte degli ostaggi, uccidendo sette dei terroristi ed arrestandone altri due, secondo l'agenzia irachena Nina.

Ma anche il capo della polizia locale, un tenente, due agenti e un civile sono rimasti uccisi. Non e' chiaro se questo bilancio si riferisca solo allo scontro per la liberazione dell'edificio o anche alle fasi precedenti.

Il coprifuoco e' stato imposto ad Al Baghdadi, mentre le forze di sicurezza hanno lanciato una vasta operazione alla caccia di eventuali complici degli autori dell'assalto.

Statistiche ufficiali rese note dal governo iracheno indicano che nel mese di settembre vi e' stata una diminuzione del 23 per cento di morti e feriti, vittime di attentati e sparatorie nel Paese rispetto ad agosto. Ma le cifre continuano ad essere drammatiche: 185 persone, di cui 110 civili, 42 poliziotti e 33 militari, sono morte, mentre le forze di sicurezza hanno ucciso 45 terroristi e miliziani armati.

E tutto cio' mentre si attende entro il 31 dicembre la fine del ritiro di tutti i militari americani dal Paese in base agli accordi di sicurezza a suo tempo sottoscritti da Washington e Baghdad.

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