BERGAMO – ”Sono prigioniero in albergo”. Andrea Pomesano, 43 anni, corridore italiano sopravvissuto all’attentato della maratona di Boston, lo racconta ai genitori, come riporta l’Eco di Bergamo. Con lui la moglie Elena e il figlio Lorenzo, di 8 anni. Anche Lorenzo come Martin Richard, il bimbo di 8 anni morto nell’attentato, aspettava il papà al traguardo.
Pomesano era passato davanti al traguardo della maratona una ventina di minuti prima delle esplosioni. Al momento dell’attentato era in albergo. Poi è arrivata la polizia, e lo hanno chiuso dentro, così come hanno fatto con tutti gli altri ospiti.
Andrea, Elena e Lorenzo stanno bene, ma il loro rientro a Bergamo, previsto per il 17 aprile, è rimandato. La famiglia Pomesano potrà tornare a casa dai suoi cari, sopravvissuta alla tragedia che ha distrutto i Richard, una famiglia proprio come la loro.