BOSTON – Boston come Oklahoma City? Boston come Utoya? La città e la data, Boston e 15 aprile, aumentano i sospetti. E se non fosse stata Al Qaida? Forse questa volta il nemico va cercato negli Stati Uniti, nel cuore degli Stati Uniti. Boston è una città simbolo. Boston è la culla degli Stati Uniti. E’ la città da cui i padri fondatori hanno dato il via alle lotte per l’indipendenza. Boston è anche la culla del Partito Democratico. Il 15 aprile è il Patriot’s Day, la festa che celebra la a battaglia di Lexington, la battaglia che segno l’inizio ufficiale della guerra di indipendenza americana contro la Gran Bretagna. E poi c’è il mese di aprile, un mese maledetto per gli Stati Uniti.
Il 18 aprile 1995 l’attentato di Oklahoma City (168 morti tra cui 19 bambini e 680 i feriti). McVeigh, l’autore dell’attentato, catturato e giustiziato nel 2001, cercava vendetta, vendetta perché il 19 aprile 1993 ci fu il massacro di Waco quando David Koresh guidò alla morte la sua setta (i Davidiani), dopo 51 giorni di assedio delle forze dell’ordine in un ranch che si trasformò da comune a cimitero. In Texas morirono in 75.
Il 20 aprile 1999 Dylan Klebold e Eric Harris entrarono alla Columbine High School. Erano armati fino ai denti e fecero fuoco. Tredici le vittime, 24 i feriti, due i suicidi. Il 16 aprile 2007 è stato il giorno della strage a Virginia Tech quando Seung-Hui Cho uccise 32 studenti prima di togliersi la vita. I feriti furono 23.
Date, luoghi, coincidenze e ricorrenze che spostano l’attenzione dal nemico esterno al nemico interno, alla destra radicale e razzista americana. “Al momento, sembra più probabile che sia stato un incidente di terroristi di destra che un attacco di Al Qaida” ha spiegato Richard Barrett, ex coordinatore dell’Onu per il gruppo di monitoraggio su al Qaida e sui talebani.
Nel mirino anche i cosiddetti “Hate Groups”, la destra radicale di Boston. Destra radicale che forse voleva colpire il governatore del Massachusetts, Dave Patrick. Il Boston Globe infatti rivela che il primo ordigno esploso si trovava vicino alla tribuna dove all’inizio della maratona era seduto il governatore. Poi ci sono le bombe. Bombe di fabbricazione artigianale dicono gli esperti. Bombe che fanno ritenere ad alcuni “investigatori federali che la matrice sia stata interna piuttosto che straniera”.
“Non ne sono state ritrovate altre, ma erano soltanto due” ha confermato il Dipartimento di polizia. Sono esplose quando era passata più di un’ora rispetto all’arrivo degli atleti più noti. “Gli inquirenti hanno ritrovato un meccanismo elettrico, pronto, secondo l’ipotesi dell’Fbi, ad attivare le bombe”.
Le pentole a pressione – una di sei litri – erano caricate con esplosivo: una bomba artigianale, creata con una miscela di prodotti facilmente reperibili, come fertilizzante commerciale con nitrato d’ammonio di base e solvente. All’interno le schegge metalliche che sono costate l’amputazione degli arti a decine di persone. Il New York Times ha spiegato come la potenza devastante delle bombe-pentola era terrificante: “Le esplosioni hanno squarciato la pelle e i muscoli della gente, distruggendo gli arti inferiori di alcune vittime”, è stata la ricostruzione dei medici del pronto soccorso del Massachusetts General Hospital. Poi, improvvisa, anche la lettera con una dose di ricina, sostanza tossica che in dosi concentrate può essere mortale al senatore Roger Wicker, repubblicano del Massachusetts.