BOSTON – I fratelli Norden erano al traguardo della maratona di Boston il 15 aprile. Lì all’arrivo attendevano il loro amico ed erano lì per tifare per lui. Poi l’esplosione, entrambi hanno perso una gamba per le gravi ustioni e ferite riportate. I due fratelli Norden, 31 e 33 anni, erano vicini al bimbo di 8 morto nell’esplosione. L’amico al traguardo è salvo, le lacrime della madre in ospedale rappresentano la telefonata che nessun genitore vorrebbe mai ricevere.
Il Boston Globe racconta le lacrime di Liz Norden, la madre dei due ragazzi che hanno perso la gamba dal ginocchio in giù. La prima telefonata e del suo figlio di 31 anni: “Ma’, mi sono fatto davvero male”. Il ragazzo è in ambulanza, lo trasportano al Beth Israel Deaconess Medical Center. Il secondo figlio invece è stato ricoverato al Brigham and Women’s Hospital.
Liz è in ospedale, ma non può vedere i suoi figli. Sono sopravvissuti all’attentato, ma hanno perso ognuno una gamba. Ma sono vivi. Il dolore di una madre è grande: “Non avrei mai immaginato una disgrazia del genere neanche nel più orribile dei miei sogni”. Purtroppo l’attentato alla maratona di Boston non è un sogno, ma la triste e drammatica realtà.
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