Australia: centri di detenzione profughi 'fabbrica di malattie mentali'

SYDNEY, 6 LUG – Il vescovo cattolico di Darwin, nel Territorio del Nord dell'Australia, ha fatto appello al governo federale perche' risponda ai cinque recenti tentativi di suicidio nel locale centro di detenzione per richiedenti asilo, accelerando le procedure di esame delle domande di asilo.

Incontrando una delegazione di attivisti per i diritti dei profughi, il vescovo Eugene Hurley ha dichiarato che la ''soluzione politica'' adottata dal governo per accontentare chi si oppone all'immigrazione illegale, spinge un numero ''inaccettabile'' di detenuti a tentare il suicidio.

''E' il segno che le persone non ce la fanno piu' e non vedono più una ragione per vivere'', ha detto il prelato. I centri di detenzione sono ''fabbriche di malattie mentali'' a causa dell'incertezza e dei lunghi ritardi nel valutare lo status di profughi dei detenuti. ''Ho visto un uomo lanciarsi contro il filo spinato con lame. E' stato orribile''. Alcune delle persone che hanno ottenuto lo status di profughi hanno dovuto aspettare piu' di 12 mesi per i soli controlli di sicurezza, ha aggiunto.

La rappresentante del gruppo di sostegno per i profughi, Carrel O'Connell, ha detto che dopo i controlli iniziali i richiedenti asilo dovrebbero essere lasciati in liberta' e potrebbero vivere in strutture della Croce Rossa o di simili organizzazioni.

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