Australia. Monitoraggio satellitare squali dopo attacchi

Pubblicato il 18 Dicembre 2015 - 12:17 OLTRE 6 MESI FA
Un grande squalo bianco

Un grande squalo bianco

AUSTRALIA, SYDNEY – Con l’estate australe nel suo pieno, ricevitori satellitari che seguono i movimenti degli squali sono stati immersi al largo della costa est dell’Australia, a nord di Sydney.

E’ il primo stadio di una campagna del governo del New South Wales contro il rischio di attacchi a bagnanti e surfisti, che quest’anno si sono moltiplicati con esiti anche mortali.

E’ stata così attivata la prima di 20 stazioni di monitoraggio, scaglionate al largo delle spiagge più frequentate, parte della strategia governativa che include sorveglianza aerea anche con droni e una rete di barriere tecnologiche che segnalano se uno squalo o altra fauna marina vi si impigliano.

Al centro della strategia il progetto di monitoraggio dei movimenti dei grandi squali bianchi, i più pericolosi, che ne comporta la cattura per impiantare congegni elettronici rilevabili dai satelliti.

Ne sono stati finora ‘etichettati’ 14. Il sistema di allerta in tempo reale usa tecnologia 4G e segue i movimenti degli squali entro un raggio di 500 metri. Può rilevare anche la presenza di squali ‘etichettati’ in altre parti del mondo che transitino nell’area. La tecnologia elimina la necessità di ricorrere a sommozzatori per recuperare le informazioni dai congegni di monitoraggio.