Battaglia dello Jutland: chi vinse fra inglesi e tedeschi?

Battaglia dello Jutland, 100 anni fa: chi vinse davvero?
Battaglia dello Jutland, 100 anni fa: chi vinse davvero?

ROMA – Battaglia navale dello Jutland, 100 anni fa: chi vinse davvero fra inglesi e tedeschi?? Un altro giorno solenne nella riconciliazione fra Gran Bretagna e Germania un tempo acerrimi nemici. A Kirkwall nelle Orcadi è stata celebrata una messa in onore degli oltre 8500 marinai morti nella battaglia dello Jutland, il più grande scontro navale della Prima guerra mondiale, determinante per le sorti del conflitto. 6.094 furono i morti inglesi, 2551 i tedeschi. Il premier britannico David Cameron ha preso parte alla celebrazione dell’anniversario per i 100 anni della battaglia, insieme al presidente tedesco Joachim Gauck ricordando i caduti dei due Paesi.

La cruenta battaglia fu combattuta dal 31 maggio al 2 giugno del 1916 tra la Grande Flotta della Royal Navy, salpata in forze dalla storica base scozzese di Scapa Flow, nelle isole Orcadi, e alcune delle migliori navi della flotta del kaiser. Ma sul quel “bloody” 31 maggio, almeno per gli inglesi il dibattito non è ancora concluso, come dimostra un articolo del Daily Mail: peggiore sconfitta della storia, pari e patta oppure, retrospettivamente, affermazione strategica e preludio alla vittoria finale?

Il titolo è esemplificativo: “La verità sull’ora più scura: 100 anni fa seimila marinai britannici persero le loro vite nella Battaglia dello Jutland. Perché allora i superstiti furono presi a sputi al ritorno a casa?”.

In effetti i tedeschi rivendicarono la Battaglia dello Jutland come una vittoria gloriosa. Avevano i numeri per farlo: le grandi perdite inglesi, quasi il triplo di quelle tedesche, 14 navi affondate contro 6. La Royal Navy fece ritorno a casa qualche giorno dopo la battaglia nella tempesta, stavolta scatenata non dal mare ma dall’opinione pubblica, della protesta generale per l’onore perduto. Gli operai dei docks fischiarono l’arrivo delle navi, i marinai superstiti, colpevoli di aver tradito lo spirito dell’ammiraglio Nelson, furono investiti da una pioggia di sputi sulle banchine.

Furono ingenerosi quegli sputi. Al di là di carenze strutturali ed errori strategici, quel 31 maggio il sacrificio della Royal Navy avrebbe garantito la supremazia dei mari, il controllo del mare del Nord con i tedeschi confinati alle proprie acque territoriali: quando nell’ottobre del 1918 alle navi di Guglielmo fu ordinato di salpare per quella che sarebbe dovuta essere la battaglia decisiva, i marinai tedeschi si ammutinarono. Il Kaiser rassegnò l’incarico, la guerra era persa.

Gestione cookie