Bielorussia. Sentenza politica a difensore dei diritti umani: 4 anni

Pubblicato il 24 Novembre 2011 - 12:42 OLTRE 6 MESI FA

MOSCA – Quattro anni e mezzo di reclusione in una colonia penale per evasione fiscale, più la confisca di tutti i beni. Ô la condanna pronunciata oggi da un tribunale di Minsk contro Ales Bialiatski, presidente del Centro di difesa per i diritti umani Visna’ (Primavera), storico gruppo bielorusso di oppositori al presidente Alexander Lukashenko. Lo riferisce il sito web dell’associazione.

Un verdetto “politico”, per la Ue, che chiede il rilascio immediato di Bialiatski, che è anche vice-presidente della Federazione Internazionale dei Diritti Umani (Fidh). “Viasna non cesserà di funzionare”, ha detto in aula subito dopo la lettura della sentenza il condannato, mentre i presenti urlavano “Vergogna!”. All’udienza anche diplomatici europei e americani. L’avvocato Dzmitri Layeuski ha annunciato ricorso in appello.

Bialiatski era stato arrestato a Minsk il 4 agosto, dopo la trasmissione alle autorità bielorusse di informazioni sui suoi conti bancari privati in Lituania e Polonia. Si tratterebbe di denaro pagato da Ong straniere per i diritti umani per sostenere le attività di Viasna, non di redditi personali, ha spiegato l’imputato respingendo ogni accusa di illegalità.

Pressata dalle sanzioni occidentali, Minsk dopo le contestate elezioni presidenziali 2010 vinte da Alexander Lukashenko, al potere da 17 anni, ha moltiplicato arresti e condanne di oppositori.