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Bimbo conteso tra Italia e Usa, arrestata la madre

di luiss_smorgana |29 Gennaio 2010 17:17

Le hanno messo le manette ai polsi contro quell’istinto materno ossessivo che da due anni e mezzo l’aveva costretta ad andare contro la legge. Manuela Antonelli è stata arrestata a Roma per aver portato il figlio di 8 anni in Italia, nonostante un tribunale di New York avesse deciso che il piccolo Liam dovesse essere affidato al padre, Mike Mcharty, di nazionalità americana.

Dopo aver commosso italiani e americani e aver messo in difficoltà la giustizia, la storia del bimbo conteso è arrivata all’epilogo.

Mamma Antonella per le toghe Usa non era idonea alla custodia del figlio. Era l’agosto 2007 quando la Corte aveva le aveva negato di vivere con il figlio. La vicenda aveva scatenato anche la reazione del Fbi che aveva aperto un’inchiesta e diffuso un mandato d’arresto per la donna. Nel frattempo il caso era approdato sui banchi del Tribunale italiano, che aveva giudicato la madre non idonea a prendersi cura del figlio.

Oggi come allora la sentenza è ancora valida. La caparbietà di una madre disposta a sfidare la legge per tenersi il bambino non ha impietosito le giurie.

Dopo l’udienza al Tribunale dei Minori di Roma la Antonelli è stata arrestata dalla polizia, in esecuzione di un ordine di estradizione da parte degli Stati Uniti. Deve rispondere di sequestro di minore, il corrispettivo nel codice penale italiano di sottrazione di minore.

«La donna – sottolinea Grimaldi – è disperata e la difesa inizierà tutte le procedure estradizionali alle quali ci opporremo con tutta la convinzione giuridicamente possibile e umanamente doverosa. Ritengo che questo sia un atto di folle arroganza da parte dell’autorità giudiziaria degli Usa e confidiamo nella sapienza umana e giudiziaria della magistratura italiana perché questo atto di grave sopraffazione sia immediatamente revocato» ha commentato l’avvocato della donna, Francesco Caroleo Grimaldi.

Liam è ancora senza genitori non si sa dove.

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