Isis Jihadi John II: indiano islam, arrestato, liberato e…

Bimbo Isis identificato dal nonno inglese: "Riportatemelo"
Bimbo Isis identificato dal nonno inglese: “Riportatemelo”

LONDRA – Da venditore di castelli gonfiabili a portavoce di Isis nei video sulle esecuzioni di gruppo. Il nuovo Jihadi John ha un nome, secondo quanto riporta il Daily Mail,  anche il nuovo tagliagole anglofono è stato identificato per Siddharta Dhar, 32 anni, di origine indiana, sposato e padre di quattro figli, arrestato nel settembre 2014, e incredibilmente rilasciato su cauzione e riuscito a scivolare nelle maglie dei servizi di sicurezza inglesi e a rifugiarsi in Siria.

In Inghilterra vendeva castelli gonfiabili dove i bambini giocano e saltano. Ora quelli della Jihad lo chiamano Abu Rumaysah.

La sorella e la madre l’avrebbero riconosciuto dalla voce. La sorella, Konika Dhar, ha detto:

“Lo ucciderò io stessa. Dovrà tornare e lo uccidero se davvero lui ha fatto tutto questo. Non ci posso credere, è troppo scioccante per me”.

Quando fu rilasciato su cauzione nel settembrre 2014, Dhar dovette consegnare alla polizia il passaporto. Era un noto sostenitore di gruppi estremisti messi al bando, aveva legami con predicatori di odio e era stato notato a raduni di estremisti a Londra.

Meno di 24 ore dopo essere stato rilasciato, Dhar ha preso un autobus da Londra a Parigi e da lì ha raggiunto la zona di guerra in Siria, portandosi dietro moglie e figli.

Qualche tempo dopo ha postato on line una sua foto che lo ritrae con un bambino in braccio e un fucile AK-47. Sotto un commento in cui si faceva beffe dei servizi di sicurezza che lo avevano lasciato scappare. Le stesse cose ha scritto su Twitter:

“Che sistema di sicurezza scadente deve avere la Gran Bretagna per avermi lasciato scivolare attraverso l’Europa fino allo Stato Islamico. Allah si è fatto gioco dei servizi britannici di intellingence e sorveglianza”.

Dhar è diventato il nuovo Jihadi John, dopo che quello originale era stato dato per ucciso dagli americani con un drone.

All’inizio del 2016 ISIS ha messo in rete un video, in cui compare il nuovo Jihadi John, ora identificato come Siddharta Dhar, alias Abu Rumaysah

Il video dura 10 minuti ed è pura propaganda. Per la maggior parte del tempo si vede un adulto, nascosto dietro un passamontagna balaclava, vestito come Jihadi John, un boia dell’Isis, che sproloquia e torna a minacciare la Gran Bretagna, annunciando in un video di aver ucciso 5 presunte spie di Londra e definendo il premier David Cameron “un imbecille e schiavo della Casa Bianca”.

Al termine del video si vede un bambino in tuta mimetica e bandana dell’Isis che col suo accento inglese di bambino dice: “Uccideremo i kuffar [infedeli] laggiù”, indicando l’orizzonte.

Il bambino, sappiamo ora, si chiama Isa Dare: è il bimbo vestito da jihadista che appare nell’ultimo video di propaganda Isis. Ha quattro anni ed è il figlio di Grace Khadija Dare, scappata da Londra nel 2012 per unirsi allo Stato Islamico insieme ad altre “spose della jihad”. A riconoscerlo è stato il nonno del piccolo, Henry Dare, tassista londinese che ha rilasciato un’intervista al Daily Telegraph.

”È lui non c’è dubbio – ha detto l’uomo sorpreso e preoccupato – Certamente è il figlio della mia Grace”. Per poi aggiungere: “Spero che qualcuno stia cercando di farli tornare a casa”.

Dare è stato ascoltato dalla polizia che gli ha chiesto come la figlia si sia avvicinata all’estremismo islamico. La donna era cattolica ed è diventata musulmana per poi unirsi a gruppi fondamentalisti all’interno di una moschea. Lo stesso gruppo da cui usciranno i killer del soldato Lee Rigby massacrato a Woolwich, in strada a colpi di machete. Un bel giorno un vicino di casa ha sentito una ragazza col burka che lo salutava: “Ciao, non puoi riconoscermi, sono Grace”. Di lì a poco Grace è fuggita, in Turchia e poi in Siria.

Lo scorso luglio aveva pubblicato su Twitter la foto del piccolo Isa che imbracciava con difficoltà un kalashnikov. La stampa britannica lo ha ribattezzato Jihadi junior dal soprannome del boia britannico Jihadi John, ucciso nel 2015 dalle bombe americane.

 

 

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