Bimbo sul barcone con giacca e papillon perché… FOTO
Pubblicato il 22 Marzo 2016 - 12:18 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – Occhi sgranati, viso innocente e abiti eleganti. E’ la descrizione del bambino congolese che ha lasciato tutti senza parole. Il piccolo è sbarcato con la sua mano allacciata a quella della sua mamma. Indossava la giacca e il papillon mentre scendeva da una delle navi di Frontex. Il Frontex è un’istituzione dell’Unione europea di coordinamento del pattugliamento delle frontiere esterne aeree, marittime e terrestri degli Stati della UE.
Le parole del vicequestore Marica Scacco sono eloquenti: “Avrà 3 o 4 anni e si era fatto tutta la traversata dalla Libia vestito in quel modo. La madre che lo teneva per mano – racconta la Scacco – gli aveva detto che sarebbe stato il viaggio più importante della sua vita, sarebbero arrivati in un paese che li avrebbe accolti con una grande festa e dunque bisognava vestirsi eleganti. Dal Congo volevano arrivare fino in America, ma non sapevano neanche dove stessero sbarcando quando sono arrivati qui”.
Il vicequestore Scacco è dirigente dell’ufficio immigrazione, per questa ragione si occupa dell’accoglienza delle migliaia di migranti che transitano lungo le nostre frontiere e che negli ultimi tempi hanno ripreso a sbarcare sulle coste siciliane, quasi 5mila negli ultimi 5 giorni.
Per questa ragione a Catania a giorni sarà operativo l’hotspot mobile, un team composto da poliziotti ed esperti Ue pronto a muoversi quando avvengono sbarchi al di fuori delle località in cui si trovano gli hotspot previsti dal Viminale che si trovano a Lampedusa, Pozzallo e Trapani, per svolgere le procedure di identificazione dei migranti previste e chieste dalla Commissione europea.