Pakistan: strappa e calpesta poster religioso. Imam condannato all’ergastolo

Condannato all’ergastolo per aver staccato e calpestato un manifesto a contenuto religioso. Vittima della condannaè un imam di una moschea della provincia del Punjab condannato insieme al figlio per aver violato la legge sulla blasfemia.

I due erano stati sorpresi lo scorso anno a strappare da un muro un manifesto religioso e a calpestarlo in segno di disprezzo. La sentenza è stata comminata da un tribunale locale della città di Dera Gaza Khan e i due sono stati condannati anche a pagare una pesante ammenda.

Muhammad Shafi, 45 anni, e Muhammad Aslam, 20 anni, appartengono alla setta Barelvi rivale di quella dei Deobandi a cui appartiene il loro accusatore che li aveva denunciati per rimuovere un poster affisso in un negozio del distretto di Muzaffargarh, in cui si annunciava un evento in onore della nascita di Maometto.

Secondo i giudici, i due ”hanno strappato il volantino e lo hanno messo sotto i piedi”.  L’avvocato Arif Gurmani, ha intanto annunciato di volere ricorrere in appello contro la sentenza che secondo lui è ”frutto di rancori personali” tra le due sette religiose. Dopo la condanna a morte della cristiana Asia Bibi lo scorso novembre, la legge sulla blasfemia è stata al centro di un acceso dibattito nazionale che ha visto anche una presa di posizione di papa Benedetto XVI, fortemente criticata dai fondamentalisti islamici che si oppongono a qualsiasi modifica della normativa.

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