La blogger gay di Damasco, una ‘bufala’ dell’americano Tom MacMaster

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Tom Macmaster e la moglie

NEW YORK – La blogger gay di Damasco non era che un’invenzione affascinante, una bufala dell’americano Tom MacMaster. Lei giovane e combattiva per la rete, lui creatore quarantenne di un mito della rivolta siriana. Sua moglie, Britta Froelicher, è un’esperta di questioni siriane e attivista di un’associazione americana pacifista.

E’ stato proprio lui a gettare la maschera e a rivelare dal blog che Amina Arraf non era mai stata arrestata dal regime siriano perché in realtà non è mai esistita: «La voce che narrava i fatti era una finzione, ma i fatti raccontati sono veri, riflettono fedelmente la situazione in Siria, non credo di aver fatto del male a nessuno, ho solo creato una voce importante per sollevare questioni nelle quali credo fermamente».

MacMaster si definisce un «militante per la pace in Medio Oriente» che dalla sua scrivania dell’Università di Edimburgo, in Scozia ha inventato un mito per poi smontarlo con la sua stessa tastiera, facendo sparire Amina con un annuncio di una presunta cugina.

E’ stato il quotidiano americano Washington Post a trovare Mac Master, amante della Turchia e attivista pro-Palestina.

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