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Boeing 737 Max, parti del software difettoso sarebbero state sviluppate da lavoratori precari e sottopagati

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Boeing 737 Max, parti del software difettoso sarebbero state sviluppate da lavoratori precari e sottopagati

ROMA – Boeing e i suoi fornitori hanno esternalizzato alcune delle fasi di sviluppo e di collaudo del software del 737 Max a lavoratori precari: è quanto riporta Bloomberg in un articolo bomba, precisando che la società americana “faceva sempre più affidamento su dipendenti a tempo determinato, alcuni dei quali laureati da poco, dipendenti o lavoratori a contratto delle imprese informatiche indiane HCL Technologies e Cyient Ltd. Secondo quanto riferito da Bloomberg, collaudatori e sviluppatori “guadagnavano 9 dollari l’ora, spesso appartenevano a paesi, in particolare l’India, che non avevano un approfondito background nel settore aerospaziale”.

Il software difettoso installato sul Boeing 737 Max avrebbe contribuito ai due schianti fatali in cui, tra ottobre e marzo, hanno perso la vita 346 persone. Il 737 Max è stato lasciato a terra in tutto il mondo dopo l’incidente di marzo, portando Boeing a perdere un miliardo di dollari nel primo trimestre.

Un portavoce della società ha riferito a Bloomberg che la sicurezza resta sempre l’obiettivo principale, anche quando si lavora con partner esterni. “Boeing ha un’esperienza pluridecennale di collaborazione con fornitori/partner in giro per il mondo. Il nostro obiettivo principale è di assicurare sempre che i nostri prodotti e i nostri servizi siano sicuri, della massima qualità e conformi a tutti i regolamenti applicabili”. La società prevede di finire i lavori del software aggiornato per il 737 MAX a settembre, il che probabilmente significa che il jet, fino a tutto il 2019 non riprenderà a volare. (Fonte: Daily Mail)

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