Boeing 737, gli ultimi minuti prima dello schianto: “La voce del pilota era nervosa e l’aereo iniziò ad andare troppo veloce”

Boeing 737, prima dello schianto l'aereo andava troppo veloce e il pilota chiese di poter prendere quota (foto Ansa)
Boeing 737, prima dello schianto l’aereo andava troppo veloce e il pilota chiese di poter prendere quota (foto Ansa)

di Gianluca Pace ROMA – Prima dello schianto il Boeing 737 andava troppo veloce e il pilota chiese di poter prendere quota. Lo scrive l’agenzia di stampa Reuters che cita una fonte anonima che ha ascoltato la registrazione del controllo del traffico aereo. Nello schianto del Boeing 737 della Ethiopian Airlines sono morte 157 persone tra cui otto italiani.

Una voce dalla cabina di pilotaggio del Boeing 737 Max, dice la fonte, aveva chiesto di salire a 14.000 piedi (4200 metri) sul livello del mare – circa 6.400 piedi sopra l’aeroporto – prima di chiedere urgentemente di poter atterrare. L’aereo è poi scomparso dal radar quando era a 10.800 piedi. “Il pilota – spiega la fonte – ha detto che aveva un problema nel controllare l’aereo, ecco perché voleva salire”. La voce del pilota, ha aggiunto la fonte anonima, sembrava nervosa.

I controllori di volo raccontarono come il Boeing oscillò su e giù per diversi chilometri, un segnale chiaro che c’era qualcosa di straordinario che non andava. “Vira, vira, tornate” fu uno degli appelli disperati di uno dei controllori di volo che nel frattempo cercò di deviare la rotta di due altri aerei in arrivo sulla pista di atterraggio dell’aeroporto.

Gli esperti di aviazione, ricorda Reuters, spiegano che solitamente i piloti chiedono di prendere quota quando incontrano problemi, così da guadagnare margine di manovra.

Fonte: Reuters.

Gestione cookie