Boia al lavoro negli usa: esecuzioni in Ohio e Florida

Pubblicato il 16 Novembre 2011 - 00:18 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il boia torna al lavoro negli Stati Uniti. Solo oggi sono state ben due le esecuzioni capitali: una nell'Ohio con l'uccisione di Reginald Brooks – un nero di 66 anni, ritenuto colpevole di aver ucciso nel sonno i suoi tre figli – ed una seconda in Florida che ha visto entrare nella camera della morte Oba Chandler, un americano 65 enne accusato di omicidio di tre turiste.

Quella di Chandler, a poche ore dalla morte di Brooks, porta a 41 il numero di persone 'messe a morte' solo dall'inizio dell'anno negli Stati Uniti. E segna la 71ma esecuzione capitale eseguita in Florida dal 1976, anno in cui venne ripristinata la pena di morte. Chandler e' stato ucciso con un'iniezione letale alle 16.25 ora locale, spiega il rapporto delle autorita' penitenziarie dello stato della Florida. Solo poche ore prima la Corte suprema aveva rigettato la richiesta di grazia.

Prima di entrare nella stanza della morte al condannato, da 17 anni in carcere, e' stata servita la sua ultima cena, a base di sandwich al salame, al burro di arachidi, accompagnati da una gelatina di uva e caffe'. Chandler era stato condannato a morte per omicidio nel 1989 con l'accusa di aver ucciso una donna dell'Ohio e le sue due figlie adolescenti che si trovavano in vacanza in Florida. Le tre vittime – secondo la ricostruzione dell'accusa – sarebbero state attirate da Chandler a bordo della sua barca per poi essere, probabilmente, violentate prima di essere gettate ancora vive a mare con le mani legate e un masso di cemento al collo.

Poche ore prima dell'ultima esecuzione in Florida, nell'Ohio e' stato invece messo a morte Reginal Brooks, un nero 66 enne accusato di aver ucciso nel 1982 i suoi tre figli, rispettivamente di 11, 15 e 17 anni. Una tragedia familiare avvenuta poco tempo dopo la richiesta della moglie di divorzio. L'uomo è entrato nella camera della morte dell'Ohio Department of Rehabilitation and Correction di East Cleveland, alle 14 ora americana (le 20 in Italia). Era da sei mesi che non veniva eseguita una pena capitale in questo Stato, secondo solo al Texas nella triste classifica delle esecuzioni capitali. La corte d'appello ha respinto sino all'ultimo la richiesta di un rinvio da parte dei suoi legali, sostenitori della tesi che Reginald non fosse completamente in grado di intendere e di volere al momento del fatto. Lo stesso rifiuto è arrivato anche dalla Corte Suprema dello Stato, cui era ricorsa in extremis la difesa.