Bomba atomica contro la luna: gli Usa volevano impressionare i russi

Bomba atomica contro la luna: gli Usa volevano impressionare i russi

WASHINGTON – Gli Stati Uniti volevano usare la bomba atomica contro la luna. Non perché la luna avesse fatto loro qualcosa, ma per dare una dimostrazione di forza all’Unione Sovietica. Erano pur sempre i tempi della Guerra Fredda.

Il piano segreto degli americani, che è stato svelato adesso su alcuni giornali (soprattutto quelli britannici), sarebbe stato partorito da uno scienziato. Il suo nome in codice era Project A11, ma i giornali l’hanno subito ribattezzato “Dottor Stranamore“. Usiamo il condizionale perché la notizia è stata per ora smentita dalle autorità governative statunitensi.

Accanto a “Dottor Stranamore” ci sarebbe stato anche un giovanissimo Carl Sagan, l’astronomo diventato in seguito il più noto divulgatore americano. Secondo il Pentagono la vista del bagliore dell’esplosione nucleare sulla Luna avrebbe spaventato i sovietici e fatto riprendere gli americani dallo choc dello Sputnik (in attesa dell’impresa di Gagarin nel 1961).

Il progetto prevedeva che un missile con una piccola testata atomica – una infinitamente più potente all’idrogeno sarebbe pesata troppo – sarebbe stata lanciata da una base segreta e dopo aver percorso oltre 384.000 km sarebbe esplosa all’impatto con il satellite, incidendo sula superficie della Luna un nuovo cratere, del tutto artificiale. A dissuadere gli scienziati ma anche gli stessi militari il pericolo che il razzo – all’epoca i lanci non erano ancora una routine – potesse precipitare a terra.

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