Il vertice Usa, la Casa Bianca credono, o almeno pubblicamente fanno sapere di credere Putin stia pensando al ricorso ad una cosiddetta Bomba sporca. Cioè all’uso di un ordigno capace di aggredire il nemico per via chimica. Oppure ad un’arma nucleare tattica, cioè di piccolo raggio. Qualcosa insomma che letteralmente spiani la resistenza delle truppe ucraine, qualcosa che annulli il nemico. Nemico che sta infliggendo all’armata russa di invasione perdite molto pesanti. Quanto pesanti impossibile dire, circola, anche in Russia, la cifra enorme di diecimila soldati russi caduti. Vorrebbe dire almeno altri 40 mila feriti, quindi il 20 per cento dell’armata d’invasione persa in un mese di guerra.
Qualcosa ai confini dell’insostenibile, anche per Putin, anche per un paese la cui pubblica opinione è molto meno sensibile rispetto all’Occidente sulla “assurdità” del morire in guerra. L’ordine di prendere manu militari le città ucraine sarebbe impossibile darlo da Mosca senza mettere nel conto altre non poche migliaia di caduti, conto che quindi comincerebbe a non tornare per il regime di Putin. Ma il regime di Mosca non può tollerare una non vittoria in Ucraina, di qui la tentazione della Bomba sporca.
I clown della politica italiana
Oggi Zelensky presidente ucraino parla al Parlamento italiano, ovviamente non in presenza. Hanno fatto, stanno con molto clamore facendo sapere che non saranno presenti ad ascoltarlo gruppetti sparsi di parlamentari che tutti insieme e sommati fanno un gruppo, un grumo di pensieri e azioni. Merita il podio delle segnalazioni la parlamentare Granata, lo merita perché così ha argomentato: “Putin sta facendo quel che fa perché il suo è un rifiuto dell’agenda globalista, agenda globalista che Putin non accetta e neanche io accetto, dovremmo dire a Putin: facciamo qualcosa insieme contro l’agenda globalista”.
Cosa sia, uno sprazzo di luce su cosa sia l’agenda globalista lo getta altro parlamentare del gruppo Zelensky parla, io mi tappo le orecchie. Ecco la spiega: Zelensky è a favore della vaccinazione obbligatoria, è di lì che passa il controllo totale. Va citato e collocato sul podio anche altro parlamentare del gruppo, quello che afferma: “Zelensky non posso starlo a sentire perché è di parte”. Di parte! Chi potrebbe con qualche speranza di successo avvertire il parlamentare che non è una puntata di Tiki-Taka, che ci sarebbe una differenza tra il Campionato con la maiuscola e la storia con la minuscola così come lui entrambi declina? Nessuno potrebbe. Perché Zelensky che parla al Parlamento italiano eccita i clown della politica, i pagliacci esibizionisti che la volontà popolare con voluttà ha voluto fossero parlamentari.