Brasile: detenute sfilano con abiti creati da loro

SAN PAOLO, 7 SET – Una trentina di detenute di un carcere modello brasiliano hanno sfilato ieri nella sede della Confindustria di San Paolo con modelli creati e realizzati in prigione.

Le detenute, tutte condannate per traffico di stupefacenti, hanno creato la griffe 'Daspre', abbreviazione di 'Das presidiarias', che si rifa' scherzosamente a quella ormai nota internazionalmente di 'Daspu', la marca di moda delle 'lucciole' carioca. Tutte puntano sulla moda per rifarsi una vita una volta uscite di galera.

''E' la prima professione che ho potuto imparare nella mia vita, e mi sta aiutando a cambiare mentalita' e prospettive nella vita'', ha dichiarato in televisione la 18enne Tamira Aparecida Duarte, tossicodipendente, arrestata per traffico di droga per i narcos di San Paolo per procurarsi la dose quotidiana. Come lei, tutte pensano di mettersi in proprio una volta fuori per non dipendere dalla malavita e sopravvivere nelle favelas.

''Nei tre anni da quando esiste il nostro progetto, non ho mai visto nessuna che ne abbia fatto parte, tornare in galera, ed e' questa la cosa piu' importante, non la moda che siamo capaci di fare'', ha commentato Lucia Casalli, l'ex detenuta che per prima ha avuto l'idea di 'Daspre' dopo aver letto un servizio su 'Daspu' in una rivista in carcere.

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