Brasile. In vigore la legge che pone dei limiti agli stranieri per l’acquisto di terreni

E’ entrata in vigore martedì 24 agosto in Brasile una nuova disposizione approvata dal presidente Luiz Inacio Lula da Silva che pone limiti agli acquisti di terreni da parte di cittadini stranieri o di imprese brasiliane controllate da stranieri. Lo hanno reso noto i media locali.

”Non vogliamo escludere la partecipazione degli stranieri, ma vogliamo preservare il controllo nazionale sulle terre”, ha spiegato l’avvocato generale dello Stato, Luis Adams. In un comunicato, Adams ha precisato che il totale dei terreni in possesso di stranieri non potrà superare i 5.000 ettari o, al massimo, il 25% del territorio di un municipio in cui operano imprese da loro controllate.

La disposizione è una nuova interpretazione di una legge in vigore dal 1971. Il Brasile ha un catasto sulla proprietaà dei terreni rurali da parte degli stranieri fino al 1994, anno in cui lo Stato ha smesso di controllare i registri in tal senso dei municipi. In merito Adams ha assicurato che la nuova disposizione non intaccherà gli acquisti di terreni effettuati finora.

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