Brasile, mogli e sorelle dei reclusi di Pedrinhas stuprate dai boss in carcere

Brasile, mogli e sorelle dei reclusi di Pedrinhas stuprate dai boss in carcere
Brasile, mogli e sorelle dei reclusi di Pedrinhas stuprate dai boss in carcere

RIO DE JANEIRO – In Brasile, se hai la sciagura di avere un marito o un fratello in carcere potresti divenire merce di scambio o nella peggiore delle ipotesi, vederli ammazzati prima di finire stuprata in qualche vicolo. Accade, sempre più spesso, alle mogli e alle sorelle dei detenuti di Pedrinhas, il più grande penitenziario dello Stato di Maranhao, dove i leader di fazioni rivali continuano a seminare il terrore fuori e dentro il carcere.

L’allarme è stato lanciato dall’Ordine degli avvocati (Oab). In base alle denunce, i boss dei clan criminali esigono rapporti sessuali durante le visite in carcere delle donne di altri detenuti, sotto minaccia di morte. Solo quest’anno sono stati già 59 gli omicidi commessi all’interno di Pedrinhas, situato nella capitale, Sao Luis: il carcere ospita circa 2.500 uomini, ma potrebbe riceverne al massimo 1.700.

A peggiorare il quadro, secondo il vicepresidente della commissione Diritti umani dell’Oab, Rafael Silva, le violenze carnali vengono ora commesse anche per strada, quando le mogli o le sorelle dei reclusi arrivano in città per far loro visita. 

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