Brasile, proteste a Rio: fermati 600 pompieri che chiedevano l'aumento

RIO DE JANEIRO, 4 GIU – Oltre 600 pompieri sono stati fermati all'alba di oggi dopo scontri con la polizia militare, in seguito alle manifestazioni indette per rivendicare un aumento di stipendio. Oltre duemila pompieri, alcuni con moglie e figli, avevano occupato ieri la caserma centrale dei vigili del fuoco di Rio De Janeiro, per chiedere negoziati con il governatore locale, Sergio Cabral. All'alba pero', Cabral ha dato l'ordine alle forze di polizia antisommossa di invadere la caserma: i pompieri hanno reagito all'azione e gli agenti hanno sparato, per fermarli, pallottole di gomma nella mischia. Numerosi pompieri e una deputata di Rio, Janice Rocha, che aveva passato la notte con i manifestanti, sono rimasti feriti. ''Non e' stato un atteggiamento democratico, ma un revival dei tempi della dittatura militare – ha detto Rocha – I vigili del fuoco stanno solo rivendicando uno stipendio dignitoso: la maggior parte guadagna 950 real (430 euro, ndr.), che e' quello che il governatore spende al giorno nei suoi numerosi viaggi a Parigi''. Secondo il governo carioca, i manifestanti saranno rilasciati in giornata, quando il governatore Cabral aprira' negoziati con i rappresentanti dei pompieri.

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