Brasile. Ritrovato il corpo fatto a pezzi dell'italiano sparito

SAN PAOLO, 14 SET – Il molisano Franco Sala, scomparso in Brasile dal marzo di quest'anno, e' stato ritrovato fatto a pezzi sotto una coltre di cemento nella citta' di Anapolis, nello stato di Goias.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Sala, nato il 7 novembre 1954 a Limosano, avrebbe conosciuto in Svizzera la brasiliana Arlete Goncalves. Dopo un breve rapporto, la donna avrebbe convinto Sala, che viveva di una pensione di invalidita' civile, a prestarle 100 mila franchi svizzeri per poter rientrare in patria.

Sala decise poi di seguirla, non si sa se per proseguire il rapporto o per recuperare i soldi. Giunto in Brasile il 7 marzo scorso, cesso' di dare notizie ai familiari pochi giorni dopo, anche se il suo conto in banca registra alcuni prelievi nei giorni seguenti. Insospettito, il fratello Antonio denuncio' la sparizione di Franco ai carabinieri di Limosano, i quali trasmisero la denuncia all'ambasciata d'Italia a Brasilia.

Un funzionario dell'ambasciata, Pasquale Matafora, assistente del dipartimento consolare e addetto alla cooperazione giuridica tra Italia e Brasile, convince la polizia brasiliana a indagare sulla Goncalves. Immagini video dei bancomat dei prelievi mostrano la donna e il figlio che usano la carta di credito di Sala.

Il figlio di Arlete, coinvolto nel narcotraffico ad Anapolis, messo alle strette, confessa di aver pagato tremila real (circa 1300 euro) ad un killer per far sparire l'amante italiano della madre. Anche l'esecutore e' stato arrestato e si e' potuto cosi' scoprire il luogo dove il corpo del malcapitato era seppellito, dopo essere stato fatto a pezzi.

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