SAN PAOLO – “Walmart ha discriminato i suoi dipendenti“. Questa l’accusa con cui Walmart, gigante statunitense della grande distribuzione, è stato condannato dal giudice del lavoro brasiliano Valdir Pereira da Silva a pagare 7 milioni di euro. Una mai multa a causa di ”atti discrimatori per condizioni familiari, razziali, sessuali e affettivi tra dipendenti”.
Durante il processo è emerso che i dipendenti ed i funzionari erano costretti ad eseguire un ‘balletto motivazionale’ e a chiedere il permesso per recarsi al bagno. L’azienda ha annunciato che ricorrerà in appello.