ROMA – Una volta il loro macabro simbolo era Jihadi John, il boia dall’accento inglese che appariva in tutti i truci video in cui l’Isis decapitava i suoi ostaggi. Poi Jihadi John è stato identificato dai servizi segreti occidentali ed è stato di fatto accantonato. Ora l’Isis ha un nuovo eroe dell’orrore, un altro sadico assassino che decapita e mutila gli ostaggi.
Anche lui come Jihadi John (al secolo l’inglese Mohammed Emwazi) non mostra mai il suo volto. Ma se il primo boia era riconoscibile per l’accento inglese, questo nuovo boia, nome “d’arte” Bulldozer, non ha neppure bisogno di parlare. Basta guardarlo. Bulldozer non ha esattamente le physique du role: è sovrappeso, e non di poco.
Dagospia traduce un lungo articolo del Daily Mail che racconta le infami gesta di Bulldozer:
La settimana scorsa Bulldozer ha tagliato la mano ed un piede di un ragazzo di 14 anni che si era rifiutato di entrare a fare parte del califfato. La giovane vittima, Omar, faceva parte di un gruppo di ribelli (supportati dagli americani) ostile al governo di Bashar al-Assad. Fazione ostile anche al gruppo estremista.
Il quattordicenne è stato catturato nei pressi di Deir Ezzor, in Siria e rinchiuso a Mosul, nel nord dell’Iraq. A tutti i prigionieri è stata data una scelta: combattere o affrontare il Bulldozer. Il giovane ha deciso di affrontare il sadico carnefice per un’agonia durata sei settimane.
“Sono stato più volte violentato e torturato anche pubblicamente – ha detto il ragazzo in un documentario andato in onda su Channel 4 – ma non era nulla rispetto a quando un giorno, dinanzi ad una folla inferocita, quell’uomo mi ha tagliato la mano ed un piede. Mi ha messo davanti gli occhi i miei arti recisi e li ha poi venduti alla mia famiglia, per poche centinaia di dollari”. Il ragazzo è stato mutilato come monito per quanti si sarebbero opposti alla causa di Al Baghdadi.