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Times Square: è caccia a un uomo bianco per il fallito attentato di sabato

di Robertar |3 Maggio 2010 12:41

Un difficile ritorno alla normalità per New York dopo una notte di terrore e panico, sabato scorso, quando la Polizia ha rinvenuto un’autobomba nella centralissima Times Square. L’allarme è scattato dopo una telefonata di un venditore ambulante della zona che segnalava la presenza di un’auto sospetta da cui proveniva del fumo. A quel punto è scattata l’evacuazione della piazza e le forze di polizia di New York hanno disinnescato con un robot l’ordigno che si trovava dentro un Suv, una Nissan Pathfinder. All’interno sono state trovate due bombole di gas propano, due contenitori con oltre 10 litri di benzina, batterie e fili elettrici, polvere esplosiva usata per i fuochi d’artificio e una scatola di metallo.

Al setaccio della polizia di New York stanno passando i video delle decine di telecamere di sorveglianza piazzate nella zona di Times Square. Le forze dell’ordine hanno individuato una persona che esce dal veicolo. Si tratterebbe di un uomo bianco di circa 40 anni che si muoveva a piedi nella zona. L’uomo camminava in Shubert Alley, tra la 44a e la 45a Strada, e si guardava furtivamente alle spalle. Il sospetto si è fermato un momento, per togliersi una t-shirt che ha ripiegato all’interno di una borsa. Poi è andato via.

Fonti della polizia newyorkese precisano però che le immagini della telecamera di sorveglianza non aiutano al momento a fornire un’identità al sospetto. Ora gli specialisti della scientifica stanno lavorando sul video per cercare di rendere più nitide le immagini, mentre continuano ad analizzare le ore di registrazioni delle numerosissime telecamere di sorveglianza della zona.

Il Pathfinder è stato portato in un centro di medicina legale a Queens, dove gli investigatori stanno cercando di identificare il DNA dei capelli rinvenuti nella vettura, nonchè eventuali impronte digitali. Tra le diverse piste, la polizia di New York sta seguendo anche quella della targa ritrovata sul Suv dove era montato l’ordigno. Agenti e investigatori dell’F.B.I. hanno individuato il proprietario del Pathfinder. La targa è dello stato del Connecticut e, riporta la Cnn, appartiene ad un pick up che sarebbe stato mandato alla rottamazione. La polizia sta verificando quanto dichiarato sia dal proprietario del pick up che dello sfasciacarrozze dove aveva lasciato il suo veicolo, dal momento che in caso di rottamazione di un automezzo la legge richiede che le targhe vengano consegnate ad un apposito ufficio statale.

Un secondo ordigno è stato trovato a Pittsburgh, in Pennsylvania. Era contenuto all’interno di un forno a microonde abbandonato in strada, e piazzato su un tratto che alcuni atleti stavano percorrendo durante una maratona. La corsa è stata deviata e gli artificieri hanno disinnescato la bomba.

Per il tentato attentato di Times Square non è ancora stato ancora determinato nessun movente. Funzionari della polizia federale e newyorkese hanno dichiarato che non vi sono prove a sostegno della rivendicazione fatta domenica da un gruppo di talebani con base in Pakistan, pensano invece che la cellula terroristica stia solo cercando di prendersi il merito di nuovi attacchi. In due video dei primi d’aprile, il leader talebano del Pakistan Hakimullah Mehsud, dato per morto a gennaio, annuncia attentati in alcune grandi città americane. Ieri il suo gruppo aveva rivendicato l’attentato mancato in un altro video, la cui autenticità è stata, tuttavia, messa in dubbio.

Secondo Raymond W. Kelly, commissario di polizia di New York City, il fallito attentato non è per forza opera di un gruppo di terroristi: “Un atto terroristico non deve necessariamente essere condotto da un’organizzazione. Un individuo è in grado di farlo anche da solo”. Resta il fatto che si sia trattato di “un potenziale atto terroristico”, ha detto il segretario alla Sicurezza Interna, Janet Napolitano, intervenuta alla Cnn prima della notizia della rivendicazione a matrice islamica.

La Napolitano aveva infatti specificato che non si ha “nessun particolare sospetto”. Inoltre ha aggiunto che si stanno analizzando i video delle telecamere di sorveglianza nella zona, e l’intera auto per trovare eventuali impronte ed altre prove. Parla di ”un atto di terrorismo” anche il governatore dello stato di New York, David Paterson. “Per fortuna, nessuno è rimasto ferito, e ora tutta l’attenzione della città, dello stato e delle autorità federali sarà volta ad assicurare alla giustizia il responsabile di questo atto di terrorismo”.

Un ordigno rudimentale ma potente, ha detto il sindaco della Grande Mela, Michael Bloomberg, in conferenza stampa. ”Abbiamo evitato una strage – ha aggiunto – Siamo stati molto fortunati, grazie all’attenzione dei cittadini e la professionalità della polizia abbiamo evitato un attacco mortale”.

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