California, giudice boccia il suicidio assistito: “Viola la legge”

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California, giudice boccia il suicidio assistito: “Viola la legge”

ROMA – Un giudice della contea di Riverside ha ribaltato la legge sul suicidio assistito in vigore in California, dando al procuratore di stato cinque giorni per presentare un appello per mantenere la legge. In California, da quando è stata approvata nel 2015 la legge che consente ai malati terminali la prescrizione di farmaci letali dal proprio medico, è oggetto di un feroce dibattito. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,Ladyblitz – Apps on Google Play] Lo Stato è tra i cinque negli USA che hanno legalizzato il suicidio assistito. Il giudice della Corte Superiore, Daniel A. Ottolia, ha dichiarato che il legislatore della California approvando l'”End of Life” ha violato la legge.

La legge della California consente ai pazienti con meno di sei mesi di vita di richiedere farmaci letali ai loro medici, una pratica autorizzata in Oregon da più di 20 anni. Ora, quasi 1 americano su 5 vive in un Paese in cui il suicidio assistito dal medico è legale, secondo il gruppo Compassion and Choices.

Nei primi sei mesi in cui la legge è entrata in vigore, più di 100 persone ne hanno fatto uso per porre fine alla loro vita, secondo i dati dello stato, e il 59% era malato di cancro.

John C. Kappos, un avvocato che rappresenta Compassion and Choices, che ha sostenuto la legge, ha detto di ritenere che il passaggio della legge sia costituzionale, poiché aiutare a morire è una questione di assistenza sanitaria.

In California, le prescrizioni di farmaci letali sono volontarie per i medici e le strutture sanitarie e alcune, inclusi tutti gli ospedali cattolici e affiliati alla chiesa, non hanno permesso ai medici di prescrivere questo tipo di medicinali. I dati della California, nei primi sei mesi in cui la legge è entrata in vigore, mostrano che in tutto lo Stato 173 medici hanno fatto 191 prescrizioni.

Matt Fairchild, 48 anni, che ha un cancro alla pelle con metastasi al cervello, spera che la legge non venga annullata. Ha più di sei mesi di vita ma se le sue condizioni peggiorassero, vorrebbe poter usufruire del suicidio assistito.
Ha detto che trova ingiusto che un tribunale prenda una decisione così importante per persone malate e sofferenti. “Avrebbe un impatto sul modo in cui, in California, un paziente esala l’ultimo respiro”.

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